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ToggleNel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dal bellissimo Lago di Fiastra decidiamo di dirigerci nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini passando per Castelluccio di Norcia entrando quindi nella parte umbra del parco.
Castelluccio di Norcia
La strada attraversa la zona colpita dal terribile terremoto del 2016 e purtroppo se ne vedono ancora i segni, piccoli paesi ancora da ricostruire, macerie ancora di rimuovere nei centri storici e case container nelle periferie.
Castelluccio si trova su un promontorio e domina i tre altopiani carsici dove ogni anno avviene la famosa fioritura di papaveri genziane e violette colorando i campi di sfumature pastello.
Il periodo della fioritura è da maggio a metà luglio, purtroppo era già finita quando siamo passati da qui, ma abbiamo potuto comunque goderci lo spettacolo della natura e gli altopiani circondati dai Monti Sibillini.

A pranzo ci siamo fermati lungo la strada presso lo street food della Cooperativa della Lenticchia di Castelluccio, dove abbiamo assaggiato un buonissimo panino con “ciauscolo” e pecorino e una saporita e gustosa zuppa di lenticchie, tutto accompagnato da una birra di produzione locale.
Al chiosco si possono prendere dei bellissimi sacchetti di semi originali di Castelluccio da piantare in primavera.
Monti Sibillini
Dopo esserci rifocillati abbiamo ripreso il viaggio verso il valico di Forca di Presta, situato a 1550 metri s.l.m., ai piedi del Monte Vettore, la vetta più alta dei Monti Sibillini. Il Parco è stato istituito nel 1993 per preservare la biodiversità che caratterizza questa zona dell’Appenino ed è popolato lupi, volpi, caprioli, gufi, cervi, camosci e l’aquila reale.
I Monti Sibillini devono il loro nome leggenda della mitica Sibilla dell’Appennino, che narra che la profetessa avesse la dimora in una grotta nelle alture del Monte Sibilla (2175 m s.l.m.),rende l’atmosfera carica di magica.
Parcheggiato Giottino sul valico prendiamo il sentiero denominato “Sentiero per tutti“, un comodo e panoramico sentiero che in circa 3 km porta ad un bellissimo belvedere da dove si può ammirare la valle del Tronto, i Monti della Laga e più lontano il Gran Sasso. Il punto panoramico è dotato di pannelli illustrativi del paesaggio.
Lungo il sentiero abbiamo incontrato pochissime persone, ci siamo così immersi nel silenzio, nel rumore del vento e nei colori della montagna.
Il ritorno avviene per lo stesso sentiero, e in circa 45 minuti siamo tornati da Giottino e ci siamo diretti verso la tappa successiva, Montefortino.
Nei pressi del paese di Montefortino abbiamo trovato una comoda e bella area di sosta “Camping Sibilla“, recentemente ristrutturata, dotata di tutti servizi, con attacco elettrico in piazzola e a pochi metri dal centro del paese.
La prossima tappa è la Gola dell’Infernaccio, un altro spettacolo della natura!