Il Casentino, situato nella parte orientale della Toscana, è una delle quattro valli della provincia di Arezzo, stretto ad est fra gli Appennini e ad ovest il massiccio del Pratomagno che separa il Valdarno. Al centro scorre il fiume Arno che nasce dal Monte Falterona nel Parco delle Foreste Casentinesi.

Questa bellissima zona rimane per adesso al di fuori della più famose rotte turistiche, mantenendo così un carattere ancora autentico.

E’ una meta ideale per gli amanti della natura e del foliage, appassionati di trekking e escursioni grazie alle grandi foreste di castagni, faggi, querce ed abeti ma è anche una terra di castelli medievali, piccoli borghi arroccati, eremi e santuari. 

Il nostro itinerario in Casentino in camper

Approfittando del lungo weekend di Ognissanti, siamo partiti venerdì mattina alla volta di Poppi.

Da Firenze si raggiunge Poppi attraverso il Passo della Consuma in circa un’ora. 

Arrivati al Passo della Consuma, 1050 m s.l.m., è d’obbligo fermarsi allo Chalet Il Valico  per la famosa schiacciata che acquistiamo per pranzo.

Arriviamo a Poppi e troviamo parcheggio presso l‘area di sosta camper la Crocina, che dista solo qualche centinaio di metri dal centro del paese.

Noi raggiungiamo il Castello dove abbiamo prenotato la visita guidata.

Poppi

Poppi è un piccolo incantevole borgo che, con il suo castello posto su un promontorio, rappresenta il simbolo della valle casentinese.

Attraverso stradine acciottolate si raggiunge il castello dei Conti Guidi.

Costruito tra la fine del XII e gli inizio del XIV secolo dalla nobile famiglia dei Guidi, fu utilizzato da Arnolfo di Cambio, in particolare la torre, come prototipo per la realizzazione di Palazzo Vecchio

Nella piazza antistante si trova il busto di Dante Alighieri che nel 1310 fu ospitato nel castello per un anno durante il suo esilio da Firenze.

Al suo interno si trova la Biblioteca “Rilliana”, che conserva 25000 volumi tra manoscritti medievali e libri antichi, è un tesoro inestimabile.

L’altro tesoro conservato all’interno dl castello è la Cappella dei Conti con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.

Nella sala più grande del castello è esposto il plastico della battaglia di Campaldino che mostra la disposizione delle truppe Guelfe e Ghibelline prima del sanguinoso scontro dell’ 11 giugno 1289.

E’ possibile salire sulla torre campanaria, affrontando 104 scalini, ma la vista dalla cima sarà ripagata dall’esteso panorama sul Casentino.

Grazie alla visita guidata abbiamo scoperto la storia di questo affascinante castello.

Per conoscere le iniziative e gli orari ecco qui il link

Terminata la visita ci siamo diretti al Birrificio La Campana D’oro dove abbiamo prenotato la sosta e la cena.

L’azienda, situata in località Pianacci a Bibbiena , dispone di una bellissima area sosta camper immersa nel verde tra gli ulivi in un’oasi di tranquillità. Disponibile allaccio alla corrente, bagno e docce.

Noi abbiamo prenotato anche la cena: tutti i piatti sono preparati con prodotti locali e con grande attenzione alla qualità delle materie prime e le birre prodotte dall’azienda sono davvero ottime e particolari.

Per chi è interessato, c’è anche la possibilità di fare il tour del birrificio, su prenotazione.

Santuario della Verna

Per il giorno seguente abbiamo programmato la visita al Santuario della Verna a Chiusi.

Per raggiungere il Santuario abbiamo parcheggiato Giottino nel centro del paese di Chiusi della Verna e abbiamo raggiunto il ristorante Da Giovanna da dove parte il sentiero pedonale che porta all’ingresso del Bosco delle Fate. Poco dopo, al bivio abbiamo preso il sentiero CAI 51 che si addentra nel bosco. Il sentiero 50 è più breve e conduce più velocemente al santuario, ma noi volevamo attraversare proprio il bosco.

Attraversato un cancello di legno e uno stretto passaggio tra le rocce ricoperte di muschio ci addentriamo nel fitto bosco di faggi. 

Il paesaggio, soprattutto in questo periodo, in pieno foliage,  tra le mille sfumature di verde, giallo e marrone e il silenzio intorno a noi rende tutto ancora più magico. 

Con una piacevole passeggiata raggiungiamo il Santuario.

Il Santuario della Verna è famoso per essere stato il luogo in cui San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate nel 1224. Ecco alcune delle principali attrazioni e cose da vedere all’interno del santuario:

  • il Santuario: eretto a partire dal 1216 in stile rinascimentale – barocco si affaccia sul bel piazzale detto Quadrante.
  • la cappella di Santa Maria degli Angeli è il nucleo originario del complesso eremitico. 
  • la Basilica Maggiore costruita a ridosso della Cappella si trovano le inconfondibili terrecotte dei Della Robbia e la Cappella delle Reliquie. Qui  sono conservati alcuni oggetti di San Francesco : un corda che cingeva il saio, un bicchiere, il bastone che utilizzava durante i suoi viaggi e il panno intriso di sangue che  si suppone indossasse quando ricevette le stigmate (non ci sono prove certe)
  • Il corridoio delle stigmate dove sono esposte una serie di opere d’arte di arche sacra dedicate alla vita di San Francesco. Alla fine del corridoio la cappella delle stigmate, vero e proprio cuore del santuario. E’ stata costruita sul luogo dove sarebbe avvenuto il miracolo.
  • il Sasso Spicco: dal piazzale si scende lungo un breve sentiero ritrovandosi nel punto in cui la montagna sembra spaccata e l’enorme sasso sembra sospeso nel vuoto. Proprio sotto al sasso, dove adesso è posta una croce in legno, San Francesco meditava e pregava in solitudine.

Dopo la visita e dopo aver esserci immersi nella pace che si respira in questo luogo, decidiamo tornare al parcheggio percorrendo nuovamente il magnifico Bosco delle Fate per godere ancora della meraviglia di questo luogo.

Per la notte scegliamo di fermarci all’area sosta camper Capodarno a Pratovecchio. 

Questa bella area sosta (53 piazzole attrezzate con colonnina elettrica e c/s) è situata a pochi metri dal paese e sulla ciclovia del fiume Arno. Così, con una breve passeggiata ci dirigiamo nel centro del piccolo borgo medievale per un aperitivo.

Pratomagno

La mattina seguente da Pratovecchio decidiamo di dirigerci sul Pratomagno.

Il Pratomagno è una dorsale che divide geograficamente il casentino dal Valdarno.

Ci fermiamo “Da Giocondo” dove ci facciamo preparare due ottimi panini con il rinomato prosciutto e parcheggiamo Giottino proprio all’inzio del sentiero.

Con una facile camminata di circa un’ora, con un primo tratto in salita arriviamo sul crinale dove è posta la croce simbolo del Pratomagno.

Questa croce in ferro, posta nel punto più alto del massiccio nel 1928,  è alta 20 metri e domina l’interna vallata. Da qui si ha una vista impareggiabile a 360 gradi sul Casentino e sul Valdarno e nelle giornate più limpide fino al Tirreno.

 

 Grazie alla magnifica giornata ci possiamo godere il magnifico panorama. riprendiamo il sentiero per tornare da Giottino e tornare verso casa.

Questi due giorni ci hanno reso ancora più consapevoli che anche a pochi chilometri da casa ci sono luoghi incantevoli che vale la pena scoprire, che anche una fuga di pochi giorni può offrirci l’opportunità di rigenerarsi, scoprire angoli nascosti e vivere esperienze uniche. A volte, le meraviglie più sorprendenti sono a pochi chilometri da noi, pronte per essere esplorate. Basta un weekend, un pò di curiosità e la voglia di avventurarsi per scoprire che il mondo è ricco di bellezze da vivere.

 

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